il mosaico del buon pastore nel mausoleo di galla placidia
 | 

Il Buon Pastore, la ricchezza dell’anima

Videolezione interattiva

Esercizio di grammatica


Timo: Siamo davanti al Mausoleo di Galla Placidia a Ravenna in Emilia-Romagna.

Francesca: È un sepolcro monumentale che Galla Placidia, imperatrice romana e figlia dell’imperatore Teodosio I, fece costruire per sé e i suoi cari. Siamo nella prima metà del V secolo.

Timo: E perché lo voleva proprio qui a Ravenna il mausoleo?

L’esterno del Mausoleo di Galla Placidia, Ravenna

Francesca: Nel V e VI secolo Ravenna era un vero e proprio centro del potere politico in Italia: la capitale dell’Impero Romano d’Occidente, quella del Regno dei Goti e la sede del potere di Bisanzio in Occidente.

Timo: Insomma, una città importantissima! Quindi, è questo il motivo per cui qui si trovano tutti questi incredibili monumenti musivi paleocristiani e bizantini . 

Esempi dei mosaici: Battisterio neoniano (alto a destra), Basilica di San Vitale (alto a sinistra), Basilica di Sant’Apollinare Nuovo (basso)

Francesca:  Esatto, la capitale del mosaico la chiamano spesso questa città.

Timo: Torniamo a parlare del nostro mausoleo. Come vedi, l’esterno è abbastanza semplice. È un piccolo edificio, con la pianta a croce greca (o quasi) e sormontato da un tiburio che nasconde la cupola.

L’esterno del Mausoleo di Galla Placidia, Ravenna
Pianta del mausoleo

Francesca: Dai, entriamo!

L’interiore del Mausoleo di Galla Placidia

Timo: Che meraviglia! I mosaici ricoprono completamente le pareti, le volte e la cupola. Raffigurano motivi cristiani astratti e simbolici e scene della Bibbia. Le piccole tessere vitree in tutti i colori e tutte le sfumature creano un’atmosfera notturna, magica, irreale. Secondo te, quale sarebbe il messaggio che volevano comunicare gli artisti? 

Francesca: La vittoria della vita eterna sulla morte. L’idea dell’aldilà diverso dal mondo reale, l’aldilà dove vive solo lo spirito. Il buon cristiano sarebbe come il mausoleo, semplice nell’apparenza esterna ma ricco nell’anima.

Timo: Osserviamo adesso in modo un po’ più dettagliato una delle lunette, quella sopra l’ingresso.

Lunetta del Buon Pastore, ca 425, mosaico, Il Mausoleo di Galla Placidia, Ravenna

Francesca: Al centro c’è un giovane uomo imberbe (cioè senza barba) seduto su una roccia e circondato da pecore. Il suo abito è d’oro, così come l’aureola e la croce che regge con la mano sinistra, mentre il manto è purpureo. Con la mano destra accarezza una delle pecore che su entrambi i lati, si rivolgono a lui come se stessero ascoltando le sue parole. La scena si svolge in un paesaggio bucolico con le rocce, vari elementi vegetali e un cielo azzurro.

Timo: Si tratta del racconto evangelico del Buon Pastore: Gesù raffigurato come Buon Pastore e le pecore simbolo del gregge dei fedeli. E i verdi pascoli e le piante rigogliose alludono al Paradiso.

Francesca: Sì, credo proprio di si. A proposito, hai notato come ci sia un forte realismo nella rappresentazione della scena? Il volume dei corpi, la posa delle gambe e dei piedi del Buon Pastore che suggeriscono movimento, le ombre e il cielo azzurro. Mi pare che le figure, nello stile, seguano ancora la tradizione naturalistica tardo romana, e non tanto quella più astratta bizantina. Certo possiamo vedere anche chiaramente i primi passi verso l’astrazione che si svilupperà a poco a poco: i cespugli in primo piano alla stessa distanza, il mantello delle pecore con motivi a zig-zag e così via.

Timo: Sì, hai ragione. Infatti, siamo nel periodo di un grande cambiamento nell’arte italiana, il passaggio dall’arte classica, realistica e naturalistica, all’arte bizantina, più astratta e concettuale. Te li ricordi ad esempio i mosaici che abbiamo visto nella Basilica di Sant’Apollinare Nuovo, di qualche decennio dopo, il mosaico della processione delle vergini, ad esempio? Bidimensionale, lo sfondo d’oro, le figure quasi identiche…Si vede la differenza tra questo e quello, no?

Lunette del Buon Pastore, Mausoleo di Galla Placidia, Ravenna
Dettaglio del mosaico della processione delle vergini, Basilica di Sant’Apollinare Nuovo, Ravenna

Francesca: Assolutamente!

Timo: Ma alla fine il mausoleo le ospita le spoglie di Galla Placidia?

Francesca: Si pensa di no. Morì a Roma e sarebbe stata sepolta lì. 

Fonti:

JUTTA DRESKEN-WEILAND, Mosaici di Ravenna. Milano: Editoriale Jaca Book, 2017.
GIOVANNI GARELLI, Parliamo di arte. Torino: Loescher editore, 2020.
Galla Placidia. Wikipedia. https://it.wikipedia.org/wiki/Galla_Placidia
Mausoleo di Galla Placidia. Wikipedia. https://it.wikipedia.org/wiki/Mausoleo_di_Galla_Placidia
Mausoleo di Galla Placidia. Geometrie fluide. https://www.geometriefluide.com/it/mau-gallapla-archi-ra/#cookieOk#cookie_ok

Immagini del testo e del video:
Tutte le foto di Timo Heiskanen

Pianta del Mausoleo di Galla Placidia, James Fergusson, Public domain, via Wikimedia Commons, https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Mausoleum_of_Galla_Placidia._Plan.jpg


Articoli simili

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *